ALFA ROMEO ALFA 75 2.0
Testo e foto di Andrea Montanaro
Roma






Ciao Amici, eccomi di nuovo tra voi per presentarvi, dopo la 132 che già fa bella mostra di sé su questo bellissimo sito, l'altra mia passione: si tratta di una Alfa Romeo Alfa 75 2000 prima serie (come tutte le prime serie la denominazione esatta è quella da me evidenziata e non, più genericamente, "Alfa Romeo 75", come le ultime "made in Fiat") a carburatori del 1986. Malgrado abbia già 18 anni (la macchina è stata immatricolata il 28 Maggio 1986) non parliamo certo di una macchina storica, possiamo semmai definirla "classica". Se poi consideriamo che stiamo parlando di una prima serie e, per di più, con il 1962 cc. a carburatori da 128 cavalli, ormai rara visto che all'epoca questa versione fu tolta molto presto dal listino in favore della più "potente" (così mio fratello, che ne ha una, è contento!) 2000 Twin Spark alimentata ad iniezione, si può ben dire che ci troviamo di fronte ad una vettura decisamente "particolare". E poi, cosa ancora più preziosa, nel cofano motore le targhette hanno ancora la dicitura "Alfa Romeo Milano" e non "Alfa Lancia Industriale S.p.A." (BRRRRRRR!!!). Infine, particolare fondamentale per una vera Alfa Romeo di razza, è a CARBURATORI, con alimentazione singola per ogni cilindro.


La macchina è arrivata in famiglia nell'Ottobre del 1991, comprata usata per rimpiazzare una Lancia Prisma 1900 TD che ci era stata rubata, e subito ha iniziato bene la sua carriera, visto che dopo pochi mesi il motore è andato KO per la foratura di un pistone. All'epoca la macchina si presentava ancora bene, per cui la portammo all'Alfa Romeo che mise a nuovo il motore, consentendoci di fare altri 180.000 Km prima che, complice anche l'utilizzo di un olio motore "sbagliato", le bronzine hanno detto addio e ci siamo ritrovati con una vettura col motore "partito" e con la meccanica, il cambio in primis, decisamente stanca. Per questo, dopo 13 anni di intenso servizio, associati ai 5 del precedente proprietario, tenendo conto che ha sempre vissuto in strada, il decadimento è stato inevitabile: oltre a tutti i guai meccanici anche l'aspetto "fisico" non lasciava molto spazio all'entusiasmo: vernice opacizzata e screpolata, quegli odiosissimi segni di sportellate sulle fiancate, paraurti che si tengono con le viti Parker perché i supporti laterali si rompono subito nei parcheggi, pigne che cadono sul tetto ecc. Tutto questo decadimento ha abbracciato questi ultimi due anni e mezzo di vita della macchina.



Probabilmente, visti i chilometri e lo stato della carrozzeria, la vettura andava demolita anni addietro, approfittando di qualche "incentivo". Poi però è capitata l'occasione di avere un motore nuovo a prezzo di favore, per cui, revisionato anche il cambio e gli altri particolari di meccanica inefficienti, improvvisamente ci siamo ritrovati una vettura nuovamente 100% Alfa Romeo nelle prestazioni (ed aggiungerei nei consumi), seppur con una carrozzeria che definire "indecente" è poco. E' stata comunque una negligenza voluta, visto che ci sembrava inutile spendere dei soldi per far riverniciare una macchina comunque destinata a rimanere in strada giorno e notte. Poi, pero, quest'anno la carrozzeria ha avuto il colpo di grazia: qualche mese fa un tamponamento ha storto tutto il posteriore, con l'inevitabile conclusione, e la più logica se vogliamo, che si dovesse rottamare la macchina, pubblicando, come mi è stato suggerito, la sua foto nella rubrica "in memoria di…….".



Solo che, in 13 anni di servizio, sono accadute due cose fondamentali: per 13 anni non ho guidato una macchina ma un'AUTOMOBILE con un rombo ed una guidabilità ancora oggi senza pari e poi, come accade con tutte le cose che fanno parte della quotidianità della nostra vita da molti anni, ormai era "di famiglia" per cui l'idea di separarmi da questa macchina, per di più scaricandola in un campo di demolizione con il pensiero che qualcuno vi entrasse per smontarla, che toccasse e portasse via cio che era mio, mi faceva venire la pelle d'oca. E poi, forse era una mia suggestione, sembrava che la macchina si fosse messa a funzionare come un orologio dopo l'incidente, quasi a voler evidenziare che era ancora in grado di dare filo da torcere a molti, a dire che molto era ancora in grado di dare. Pur sapendo che comunque non sarebbe stata impresa economicamente conveniente, perché l'assicurazione mai mi avrebbe rimborsato i soldi di una riparazione di così vasta portata, non ci ho messo molto (forse due o tre minuti) a decidere che la macchina doveva tornare a nuova vita, non semplicemente riparandola, ma riportandola, per quanto possibile, alle stesse condizioni di quando è uscita, 18 anni prima, dalla concessionaria. Naturalmente non mi sarei cimentato in questa impresa se non avessi avuto la certezza della bontà della parte meccanica, che in un passato recente, come già detto, ha beneficiato di interventi importanti come la revisione completa del cambio, la sostituzione del motore con altro nuovo Alfa Romeo ed altri lavori che mi hanno consentito di avere, ad oggi, una macchina con un'efficienza pari ad una vettura di circa 60.000 Km, che sono poi quelli che sono stati fatti dall'esecuzione di queste operazioni, rispettando, oserei dire "maniacalmente", le scadenze previste dal manuale di uso e manutenzione per l'esecuzione dei tagliandi.



Purtroppo, chi aveva posseduto la macchina prima di me, aveva aggiornato la macchina, specie nella parte anteriore, con pezzi prelevati da 75 più recenti. Trovare un cofano "piatto" ed una calandra della prima serie non è stata impresa da poco, perché, almeno nelle mie zone, si trovano molte 75 demolite a seguito degli incentivi, ma sono versioni recenti, per intenderci col cofano bombato tipo TS. Trovati i particolari che mi interessavano, ho provveduto personalmente allo smontaggio della macchina perché non volevo che per la fretta il carrozziere si limitasse a "nastrare" le parti tipo maniglie, fasce in plastica ecc. Inoltre, con molta fortuna ed ad un prezzo onesto, ho trovato i due parafanghi posteriori, il fascione dove vanno fari e targa e tutti i gruppi ottici posteriori, tutto originale Alfa Romeo, oltre a varie guarnizioni, minuterie plastiche ecc.: la fortuna non è stata tanto che il prezzo è stato decente, quanto il fatto di aver trovato il materiale, visto che presso i ricambisti Alfa, trovare i pezzi della 75 sta diventando impresa impossibile, a meno di non riuscire a trovare qualche particolare della "Alfiat 75 1.6 ie cat." ultima serie (non me ne vogliano i possessori dell'ultima 75 prodotta ma chi, come me, ha avuto la sfiga di provarla sa bene che i 107 cv. "verdi" che il 1600 catalizzato produceva erano veramente patetici, persino la vecchia Giulietta 1.3 degli anni '80 era più pepata). Tutta la parte posteriore della macchina è stata tagliata, il pianale posteriore è stato perfettamente raddrizzato sul banco scocca e, grazie alla perizia del mio carrozziere, le parti nuove hanno combaciato perfettamente tra loro e col resto della carrozzeria, a mascherare il danno subito. E dopo un accurato trattamento protettivo, la macchina è stata ottimamente riverniciata nel suo colore originale l'azzurro metallizzato AR371 così come i paraurti, la cui peculiarità nella versione 2000 era avere la parte centrale in tinta con la carrozzeria. Il risultato lo potete vedere nelle foto, che testimoniano il "prima", il "durante" ed il risultato finale. E devo dire che adesso, guidare l'ultima vera Alfa Romeo, perché per me dopo la 75 il resto è nulla, pur con tutti i difetti di questo mondo, è di una goduria estrema. Ed il gusto di "fumarsi" vetture ben più moderne non ha eguali. La macchina è equipaggiata, oltre agli accessori di serie previsti, di idroguida, lavafari, quattro vetri elettrici, aria condizionata, computer di bordo multifunzione, fari fendinebbia. Non ho voluto montare i cerchi in lega, che pure possiedo primo perché era l'unica cosa che il primo proprietario non ha voluto, e poi perché secondo me con le borchie, peraltro nella rara misura da 14", è molto più "da guardia", come si dice qui a Roma.





DATI CARATTERISTICI
Marca: Alfa Romeo Tipo: Alfa 75 2000 (tipo 162) Anno: 1986 Motore: 4 cilindri in linea con due alberi a camme in testa comandati da catena Alimentazione: 2 carburatori doppio corpo Dell'Orto DLHA 40 Cilindrata: 1962 cc. Potenza: 94 Kw - 128 cv Cambio: 5 marce + RM Velocità max: circa 193 Km/h Da 0 a 100 in 8,9 sec.





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ALESSANDRO
D'ALESSANDRO
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